Il Facilitatore è un moderatore che si interessa delle dinamiche
economico-sociali e relazionali in ambito famigliare, lavorativo e
sociale ed interviene qualora ci siano momenti di impasse o cambiamento.
Agisce aiutando a destrutturare meccanismi, comportamenti e scelte
rispetto ai contesti e a costruire collaborazioni più consapevoli, in
modo che le persone, comprendendo appieno il proprio ruolo e
volendo farlo, siano in grado di creare le condizioni per evolversi al
meglio. Uno dei suoi compiti principali è quello di promuovere la
cultura della partecipazione adottando soluzioni condivise,
stimolando e incoraggiando riflessioni, domande e azioni per consentire
di muoversi e arrivare ad un punto di arrivo prefissato.
Personalmente ho la capacità di collegarmi
empaticamente alle persone, di comprendere il loro stato d’animo, di
mettermi nei loro panni senza attitudini affettive personali o giudizi
morali, partecipando e
condividendo il loro vissuto emotivo, seppure in modo vicario, restituendo indicazioni propizie e favorevoli al risolvimento dei
problemi.
Dunque agevolo, semplifico, favorisco, Facilito, perennemente, e nella connessione
partecipativa incoraggio (anche tramite l’Apprendimento Esperienziale)
l’espressione e la presa di coscienza in situazioni che coinvolgono
anche gruppi di persone ribaltando, in questo modo, la tradizione
secondo cui il 'Consulente Esterno' è il “proprietario-ideatore” di
analisi e soluzioni. Per l’appunto,
sono una figura esterna che, su esplicita richiesta, cerca di portare
alla luce le risorse interne di una persona attraverso una analisi sui
punti di forza, sulle debolezze, sulle aree di miglioramento,
focalizzando (su queste basi) le capacità da potenziare stabilendo
modi, tempi e finalità dell'intervento attraverso un esplicito e
reciproco accordo, senza fornire consigli approssimativi o offrendo
soluzioni superficiali: il Facilitatore infatti, rispondendo ai dettami
della Scuola Purista (complementare di quella Pragmatica caratterizzata
da un Mediatore proattivo) deve astrarsi dalla logica torto/ragione
andando al di là della materia del contendere per perseguire ciò che
è il meglio per le parti, non il giusto.
Luca Marcantonio, artista e scrittore, in una sua
analisi ha fotografato ed illustrato con maestria la costruzione
geometrica e la silhouette interiore della mia personalità: ...Marco Miglio scruta sguardi, atteggiamenti, parole, ne mischia le
essenze, ti ritrae nella tua quiddità e proprio come quando trasferisce
su tela una parte di sé, nel momento in cui instaura un dialogo
(ammesso e non concesso che lo ritenga utile e costruttivo) percepisci
chiaramente che davanti non hai una persona qualunque. Perché ti ha già
capito, e il suo capirti prosegue attraverso lo studio delle tue parole,
del tuo atteggiamento, della positività che trasmetti, della cultura
che scambi, e quando finalmente ti accoglie, scevro da ogni presunzione
nel suo essere e nel suo sentire, non puoi fare a meno di accorgerti che
sta iniziando un'interazione che mai diverrà banale, inutile o fine a sé
stessa. Marco è una scoperta continua, che sia una frase, un
ragionamento, un'opera d'arte, una poesia. O un silenzio ... laddove
dietro ad un approccio personale scanzonato, ludico e gioioso si
appresta ad emergere il lato profondo, serio, intimistico, quello
dell'empatia e del piacere di mettere in condivisione l'essere e il
pensiero. Così, attraverso segni, tracce, parole, poesie, frasi, la
personalità di Marco Miglio si offre come un prelibato frutto per
coloro che vogliono assaporare qualcosa di genuino che nasce a dispetto
di un mondo sempre più arido.
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